È di pochi giorni fa l’annuncio da parte di Vertex Pharmaceuticals che la FDA – Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei farmaci – ha autorizzato la sperimentazione clinica di una nuova terapia a base di RNA messaggero (mRNA) per via inalatoria per la Fibrosi Cistica (VX-522). Tale terapia si propone di creare proteina CFTR pienamente funzionante, fornendo mRNA che può essere tradotto correttamente nella proteina CFTR all’interno delle cellule epiteliali delle vie respiratorie. L’RNA è una molecola molto fragile, deve quindi essere protetto in nanoparticelle lipidiche, ma, d’altra parte, deve essere accessibile per la traduzione in proteina. In laboratorio è stato documentato che l’RNA è in grado di aumentare produzione e funzione della proteina CFTR in cellule epiteliali bronchiali umane.
La terapia con mRNA dovrebbe essere quindi in grado di portare benefici clinici in persone affette da FC indipendentemente dal loro genotipo e verrà proposto a soggetti di età superiore a 18 anni, non responsive ai modulatori finora disponibili, che è stato valutato siano circa 5000.

Vertex, che ha accumulato una grande esperienza scientifica sulla biologia della FC e  della proteina CFTR, e che dispone, per le prove di laboratorio, di una piattaforma che utilizza cellule epiteliali  bronchiali umane (HBE)  con diverse mutazioni, è la prima azienda a partire con un programma di terapia con mRNA, seguiranno a ruota altre 2 aziende (Arcturus e Re Code Therapeutics).

L’mRNA che verrà studiato è il risultato di una collaborazione con Moderna (già in essere dal 2016), che vanta una grande esperienza nella tecnologia necessaria alla preparazione e somministrazione di mRNA, consolidata anche grazie allo sviluppo di vaccini a RNA and Sars-CoV2. Il trial valuterà in primo luogo sicurezza e tollerabilità di dosi diverse di mRNA.

Articolo a cura della Prof.ssa Carla Colombo, Consulente Scientifico di Lega Italiana Fibrosi Cistica Lombardia.